lunedì 26 marzo 2012

Melanconie relazionali

La domenica il bipede è melanconico. Ora, mi rendo conto che il mio bipede non può essere preso come archetipo per riflessioni generali su voi stupidi umani, essendo a suo modo un caso di sociopatia particolare. Tuttavia, indirettamente, posso trarre alcuni spunti dalle sue riflessioni (si, è un bipede pensante, il mio, a differenza di molti di voi).

La melanconia è una sorta di affezione virale che portiamo anche noi gatti, talvolta, però come portatori sani. Una sorta di stato mentale triste, spento esternamente, saturnino, artistico, vitale però nel partorire riflessioni.

Il mio bipede diventa melanconico la domenica mattina. Se ne va a passeggiare dopo il lavoro, verso le 11, al pontile di Ostia (si, quello della scena del gelato di "Amore tossico" coi bipedi bucolidi - nel senso che si fanno i buchi nelle vene). Si mangia un gelato, guarda le coppie di giovini e di anziani e comincia un trip melanconico sulle relazioni di coppia (ultimamente è un po' fissato in merito) e la solitudine.

Trip di per sé non errato. Ciò che noi felini nella nostra magnificenza nonché nella nostra bodhisattvica saggezza notiamo è l'incapacità umana di placare la bramosia di avere ciò che non si ha. Il mio bipede in queste sembra più avanzato del bipede medio, visto che almeno ci riflesse su. Insomma, quando soli, gli stupidi umani - se hanno abbastanza neuroni e sensibilità - avvertono come sofferenza la solitudine. Quando in coppia, si lamentano costantemente. Quando si lasciano, si maledicono.

I migliori consiglieri sulla gestione della coppia sono coloro che più si lamentano del proprio partner. Questo è un paradosso così asurico da essere a dir poco comico.

Voi bipedi dovete imparare a conoscere la solitudine più atroce, così forse la smettereste di incaponirvi su cavilli ridicoli coi quali sfogare il vostro nervosismo su chi avete la fortuna di avere al fianco.

Dato che oggi la melanconia la fa da padrone, niente ragalo con gattagnocca, bensì io e lo stupido bipede in versione industrial (guardate e ridete: aveva ancora molti capelli...).



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